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Sceneggiatura - Gioco di ruolo, qui la storia!

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Alekos
view post Posted on 23/7/2005, 08:52 by: Alekos




7.

Giorno 2, Topolinia


"Rapita? Minnie rapita?" chiese Basettoni. "Si, a casa non c'era. La porta non era chiusa a chiave e all'interno era tutto sottosopra. Ma chi può essere stato? E perchè?" disse Topolino tutto d'un fiato. Il commissario cominciò a camminare in circolo, lo sguardo fisso sul pavimento della stanza. Poi si fermò improvvisamente e il suo sguardo trafisse quello di Topolino. Poi disse: "Secondo te il rapimento di Minnie è collegato alla banda che abbiamo sgominato due giorni fa?" L'altro abbassò lo sguardo, pensieroso. "Non saprei. Abbiamo arrestato tutti i componenti della banda, quindi come avrebbero potuto raggiungere Minnie? Un momento... e se ci fossero altri componenti di cui noi non eravamo al corrente? Potrebbero aver fatto delle indagini su di me e quindi avrebbero potuto scoprire Minnie... e rapirla! Se è così, allora cercano di farmi uscire allo scoperto. Forse cercano qualcosa da me in particolare e per averla hanno rapito Minnie. Ma cos'è che cercano?" Il commissario riflettè sulle parole di Topolino. "Quello che dici ha senso, però non ho la più pallida idea di quello che vogliono da te", disse poi Basettoni. "Forse vogliono vendicarsi per l'arresto dei loro compagni", pensò a voce alta Topolino. "O forse... Topolino, quei criminali che abbiamo arrestato hanno parlato di qualcosa di strano che hanno chiamato "Operazione Giada". Hanno soltalto fatto il nome di questa operazione e non si sono sbottonati neanche un poco. I due individui che hanno rapito Minnie forse vogliono portare a termine l'operazione e potrebbero aver bisogno della tua fidanzata per i loro sporchi fini", concluse l'uomo. "Commissario, dobbiamo trovarla, salvarla e sgominare definitivamente questa banda", disse Topolino con una voce ferma e decisa che sorprese perfino lui stesso.

Giorno 2, Paperopoli

"Uff..se penso che Gastone ne approfitterà..." pensò Paperino. "Va bene, aspettiamo che venga lo Zione così vediamo di risolvere questa faccenda. Dobbiamo ancora partire e già non mi piace affatto come stanno andando le cose!!", disse poi ad alta voce.
Poco dopo, durante l'attesa, lo sguardo di Paperino vagava alla ricerca di qualcosa che fosse ancora intero in quel mare di legno marcio e cadente che era il suo mezzo di trasporto verso l'ignoto. Il suo sguardo poi si soffermò poco più in là, dov'era ormeggiata una lussuosissima barca a vela. L'imbarcazione becheggiava lentamente sulle placide acque del porto: lo scafo era dipinto di un rosso fiammante, l'albero svettante nel cielo, le vele bianchissime garrivano nella brezza marina. "Di chi sarà?" si chiese Paperino.
La risposta non tardò ad arrivare. Il rombo di un motore giunse da lontano e pochi istanti dopo comparve un vero e proprio bolide. La sua 313 in confronto era un giocattolo. Quando si avvicinò abbastanza da poter vedere chi c'era all'interno, il papero sussultò. "Zio, guarda c'è Gastone! E c'è anche la Zia Paperina con lui!" gridarono i ragazzi, entusiasti del nuovo arrivo. Di certo, Paperino non era contento come loro. "Ecco, lo Zio Paperone si è appena risparmiato i cent che avrei utilizzato per chiamare Paperina..." pensò infuriato il povero papero.
"Paperino! Qualche ora fa mi hai detto che partivi, ma non immaginavo di trovarti al porto! Volevo portare Paperina a cena, ma poi mi son detto che sicuramente una bella gita con la mia barca a vela nuova fiammante sarebbe stato sicuramente più bello!" disse sorridendo Gastone. Paperino era furioso.
Fece per scendere a terra per andare a pestare quello sbruffone di un papero, ma scivolò sul bordo viscido della barca e precipitò malamente in terra. Si rialzò, mentre Gastone ridacchiava. "Dai ragazzi, non fate così!" intervenne Paperina, "Gastone voleva solo essere gentile con me ed invitarmi ad una gita in barca!" I nipotini intanto trattenevano lo Zio: se lo avessero lasciato andare sicuramente Gastone avrebbe rimediato un occhio nero.
"Che succede qui?" una voce conosciuta comparve alle loro spalle. Paperino si voltò: "Paperoga? Cosa ci fai qui?" disse. "Ero a pesca e ho sentito le urla! Mi sono avvicinato e ho scoperto che eravate tutti qui!" disse il nuovo arrivato. "Ci mancava solo questa..." pensò Paperino. Paperoga si guardò attorno accigliato: "Vedo che siete in partenza! Dove andate di bello?" chiese. "Da nessuna par..." cominciò Paperino, ma venne interrotto da Gastone: "Tuo cugino è in missione per lo Zio Paperone ed io me la spasserò con Paperina!" disse il papero dalla fortuna sfacciata. "Oh, ma cosa c'è qui?" disse inchinandosi. Infilò una mano sotto ad una spessa corda e mostrò quello che aveva trovato. Un dollaro! "Basta!!", urlò Paperino, "portate via da me questo stupido papero!" Voleva lanciarsi contro Gastone, ma i nipotini intervennero di nuovo per fermarlo.
In quel momento giunse il rumore di un'altra automobile. Sul cofano portava lo stemma del dollaro. Finalmente era giunto lo Zio Paperone. Quando la macchina si fermò, il taccagno scese con un balzo sorprendentemente agile e si piantò in mezzo al gruppo. "Allora, cosa diavolo sta succedendo qui?" chiese agitando il bastone.

"Paperino vuole picchiarmi!" "Io non c'entro nulla!" "Ma lui vuole andare in gita con Paperina!" "Io ti picchio!" "Zio, Zio, ci offri un gelato?" "Io ero a pesca e sono arrivato qui perchè ho sentito le voci, non c'entro nulla!"

"BASTA!" gridò lo Zio Paperone sovrastando la folla di voci. "Paperoga, tu verrai con noi. E tu Gastone, anche tu verrai con noi e prenderemo in prestito la tua barca. E verrò anche io con voi, sciagurati che non siete altro. Siete capaci di qualsiasi cosa, potreste anche portarmi un sasso anzichè la Giada. E' meglio che vi tenga sotto controllo." disse Paperone.

"La Giada?" chisero in coro Gastone, Paperina e Paperoga. "Si, la Giada", cominciò a spiegare Paperone, "è un manufatto di estrema importanza economica e archeologica..." I paperi si lanciarano delle occhiate. "Bè, diciamo più archeologica che economica. Si trova in una terra lontana chiamata Occhio di Sangue. Si tratta di un isola disabitata, maledetta e mortale per chiunque vi metta piede..."

"Mortale? E vuoi farci morire?" "Io non ci vengo!" "Lo Zio Paperone è completamente fuso di testa se pensa che io metto piede su quell'isola!" "Bello, bello! Potremmo mettere in pratica tutto ciò che abbiamo imparato con le Giovani Marmotte!" "Si ed io ho portato anche il manuale!" "No no, io non ci vengo neanche per tutto l'oro del mondo!"

"SILENZIO HO DETTO!" gridò di nuovo il vecchio papero. "Voi verrete tutti quanti ad eccezione di Paperina e verrò anche io con voi! Questo dico e questo faremo! Non voglio sentire altre storie! Forza, salite in barca e mettete in marcia questa bagnarola!"

Silenziosi e mogi mogi, salirono tutti sulla barca di Gastone ad eccezione di Battista e Paperina che tornarono in città. Il viaggio verso l'ignoto stava per cominciare.

****************

Una considerazione. Ho scritto "Giorno 2, Topolinia" perchè ovviamente la notte avanza e ho pensato che fosse già passata la mezzanotte.

Edited by Alekos - 23/7/2005, 13:45
 
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